Mori di Pavia. La geometria della natura guida il progetta di una “foresta” di luci e forme

Un progetto suggestivo e pieno di pathos quello di Sgsm Studio per Il ristorante fusion Di Pavia Mori, un locale in cui la grande attenzione per il cibo di qualità si riflette anche nella ricerca di spazi con un altissimo livello di comfort acustico e di ricerca estetica

Riprendendo le descrizioni dei designer che hanno creato questo spazio, Mori, letteralmente "foresta" in giapponese, è un progetto fatto di legno e di luce. La grande sala si trasforma in una foresta, con più di 1800 listelli di frassino sospesi che talvolta raggiungono terra, suggerendo l'irregolare andamento degli alberi nel bosco

Verticalità ed estensione sono le dimensioni-cardine del progetto. Lo sfondo scuro elimina i limiti della scatola muraria, suggerendo l'infinito attraverso il riflesso dorato degli specchi. La regola che astrae la geometria della Natura permea ogni elemento compositivo. La luce, imbrigliata nella maglia, lavora di riflesso moltiplicandosi in un continuo rimando tra le superfici dorate dei tavoli e quelle del soffitto

Come accennato sopra, c’è stata grande attenzione anche nel creare un ambiente confortevole, soprattutto a livello acustico. Il soffitto del locale è infatti rivestito di pannelli in lana di legno CELENIT che creano uno sfondo omogeneo con la loro texture fonoassorbente al quale sono stati poi ancorati i listelli di frassino, che con la loro distribuzione contribuiscono a ridurre il riverbero nell’ambiente. I pannelli in CELENIT AB con la texture sottile offrono eccellenti performance di assorbimento acustico (con valori certificati αw fino a 0,95) e si integrano facilmente nell’ambiente con la loro naturale tonalità che richiama la colorazione del legno di cui sono composti

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