Un ponte che unisce due quartieri, il nucleo storico a Ovest e il parco a Est, separati dal fiume: questo è il progetto di Michele De Lucchi per la città di Tbilis, capitale della Georgia, dove unire ha anche una valenza sociale
Ponte della Pace a Tiblisi. Architettura simbolica per connettere Territorio e Società
L’Architetto Michele de Lucchi progetta a Tbilisi, in Georgia, un ponte dalle curve paraboliche che unisce i due quartieri , il nucleo storico a Ovest e il parco a Est, precedentemente divisi dal fiume Mtkvari
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Il ponte unisce in termini terriotirali, ma simboleggia l’unione sociale tra due quartieri, il fiume infatti divide il centro urbano creando una frattura tra il nucleo storico a Ovest e il parco a Est, facendo nascere una coesione tra due circostanti sociali differenti, da qui il nome Ponte della Pace, quasi a volere sancire un taglio con il controverso passato recente in cui erano presenti molteplici distanze culturali ed etniche
La capitale della Georgia con questo Monumento Architettonico cerca l’affermazione della propria identità, affidandosi allo sviluppo urbanistico e architettonico, attraverso emergenze visive. Il ponte è composto da una passerella pedonale e da una copertura con profilo sinusoidale che sembra sospesa: non ha infatti altri appoggi che quattro pilastri sulle rive del fiume. Valicando le due arterie stradali che corrono ai lati del Mtkvari, la passerella ha una doppia accessibilità: dalle due sponde a una certa quota dei crinali e dai lungofiumi tramite quattro scale
La copertura sembra un’unica membrana composta da una struttura di tubi di acciaio e da elementi in vetro di forma triangolare. In prospetto si evidenziano due segni: la parte morbida/parabolica in alto e la parte rigida/lineare in basso. In alto la copertura è l’elemento di incontro tra architettura ed ingegneria. Il vetro si adagia sulla sinuosa struttura metallica reticolare realizzata con tubi metallici. In basso la scala e il parapetto lineari donano un senso di stabilità al progetto
Al centro del ponte si crea una “piazza”, un punto di incontro, da cui i cittadini e i turisti possono godere di un punto di vista su Tbilisi, intrattenimento e scambio culturale. Tra le scelte tecnologiche all’avangurdia troviamo il parapetto resiste ad una spinta di 300 kg/m e ad un impatto di 600 J da corpo rigido, situazione di sicurezza necessaria in questo intervento, dove sono state montate le balauste in vetro e alluminio Ninfa 4 di Faraone con LED incorporati tra le lastre temprate stratificate del vetro, che oltre alle alte prestazioni, garantiscono una rapidità di montaggio senza precedenti
Non solo la sua funzione dichiarata, ma anche la sua forma, morbida e organica, spingono alla connessione spaziale: l’Architettura si sviluppa come un movimento, qualcosa che cerca di arrivare dall’altra parte e ci riesce