Il progetto Dareau, integrazione polifunzionale urbana de Le Méridien
Il progetto Dareau, integrazione polifunzionale urbana de Le Méridien

Il progetto Dareau, integrazione polifunzionale urbana de Le Méridien

Il progetto per il padiglione Dareau si integra armoniosamente nel quartiere di Parc-de-Montsouris a Parigi. Situato a fianco del noto edificio Le Méridien, l'intervento architettonico mira a preservare e potenziare l'equilibrio tra funzionalità urbana, spazi verdi e tradizione culturale. Il progetto ospita una sala dedicata all'associazione musicale storica "La Sirène" e un moderno ostello con 51 monolocali, offrendo uno spazio contemporaneo che rispetta la continuità strutturale e visiva del quartiere.

Il quartiere

Rue Dareau si trova nel quartiere Parc-de-Montsouris, nel 14° arrondissement di Parigi. Presenta costruzioni eterogenee, sia per aspetto che per altezza - modanature, mattoni, intonaci, balconi continui.
Il lotto del progetto è situato come estensione dell'edificio Le Méridien al numero 20 di Rue Dareau. Le Méridien si eleva per 13 piani e si sviluppa con una forma a Y. Costruito dagli architetti Arthur Héaume e Alexandre Persitz nel 1968, la cura posta in questa realizzazione è ancora visibile nella scelta dei materiali e negli spazi verdi che offrono respiro a rue Dareau e rue Dubois.

Il progetto Dareau, integrazione polifunzionale urbana de Le Méridien

La visione architettonica e volumetrica del progetto

Il desiderio architettonico, volumetrico e visivo per questo progetto è quello di integrarlo nella composizione del quartiere e, in particolare al Méridien, con una ricerca di continuità e generosità, pur mantenendo un approccio sobrio.
Nel progetto dello studio architettonico Avenier Cornejo,specializzato in progetti di architettura urbana,  l'edificio si inserisce nella dinamica del quartiere e nella sua composizione vegetativa. La realizzazione del progetto rispetta il più possibile il modello del Méridien, preservando l'allineamento.
Con tre orientamenti a nord/est, est e sud/est, l’edificio al piano terra si estendere come un invito all'intersezione tra rue Dareau e rue Dubois.
Ospita l'associazione "La Sirène de Paris", creata nel 1874, una delle più antiche orchestre armoniche indipendenti amatoriali della capitale. Il nuovo edificio è ridefinito nel seminterrato e parzialmente al piano terra, per offrire uno spazio culturale di qualità dedicato e adattato alla pratica musicale dell'associazione.

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Funzionalità e diversità del progetto

Questo progetto è completato da una residenza di servizio, l'Ostello della Gioventù, con 51 monolocali per giovani professionisti e studenti, situati ai piani superiori. Marcando la differenza funzionale dell’intero progetto.
Appoggiato alla parete laterale del Méridien, il progetto si sviluppa su 3 livelli interrati e sei piani. Il piano terra segue le dimensioni esistenti, restringendosi al R+1 per liberare due terrazze isolate con vegetazione e una grande terrazza semi-coperta accessibile. I piani superiori, dal R+2 al R+6, si sviluppano in continuità e perfetto allineamento con Le Méridien. Le viste esistenti degli edifici adiacenti sono preservate. Gli spazi verdi sono distribuiti e controllati su R+1, R+5, R+6 e sul tetto.

Il progetto Dareau, integrazione polifunzionale urbana de Le Méridien

L'importanza del cemento nella struttura

Il cemento ha permesso di ottenere risultati strutturali eccezionali: un trasferimento di carico di 6 piani su una sala concerti alta 6 metri senza pilastri, un trattamento identificabile del piano terra con cemento bocciardato e un'attenuazione intorno al livello delle finestre.

Sia le facciate che le pareti in cemento sono strutturali.
Per l'involucro, questo materiale ha consentito di effettuare diversi trattamenti sulla facciata: cemento bocciardato per il piano terra e cemento liscio per i piani superiori.
Questo progetto è stato realizzato sottolineando materialità, luce e spazi e tenendo conto della differenza di programma e del loro utilizzo.
Lo scheletro dell'edificio è percepito sia all'interno che all'esterno e trascrive una realtà strutturale. Il cemento, con le sue diverse forme e superfici, gioca con la luce, cercando un'emozione; fa vibrare la facciata e flirta con una sensualità strutturale.

La sua costruzione e’ un perfetto esempio di integrazione urbana e una grande facilità di funzionamento e manutenzione. Grazie agli sforzi congiunti dell'azienda e della direzione del progetto, l'edificio si integra in continuità con Le Méridien.

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