Un tema inevitabile
L'aumento del 40% dei conflitti armati a livello globale negli ultimi quattro anni, secondo il Global Peace Index 2024, ha reso urgente per CHEAP affrontare il tema della guerra. Con 56 conflitti attivi, il collettivo bolognese ha scelto di lanciare un messaggio forte e chiaro: rifiutare la guerra e sabotarne la retorica attraverso l’arte. E lo ha fatto in grande stile, trasformando Bologna in una galleria a cielo aperto.
I poster selezionati sono esposti per tutto il mese di settembre e offrono una chiara contro-narrazione: mostrano la guerra come il prodotto di un sistema economico e coloniale da cui scaturisce inevitabilmente morte e distruzione. I manifesti, con immagini forti e provocatorie, spaziano da mitra che sparano dollari a tank rosa fluo, invitando il pubblico a riflettere e reagire. Alcuni lavori, giocando su un'ironia graffiante, contrappongono simboli di piacere consensuale a simboli di morte, sottolineando che l’amore e il rispetto reciproco restano la vera alternativa alla guerra.