Amalia Mora: il talento narrativo attraverso le linee e i colori
Amalia Mora: il talento narrativo attraverso le linee e i colori

Amalia Mora: il talento narrativo attraverso le linee e i colori

Amalia Mora, è un’illustratrice, graphic designer e visual artist. Il suo lavoro è caratterizzato da un uso audace dei colori, linee fluide e una straordinaria attenzione ai dettagli. Le sue illustrazioni spesso combinano elementi fantastici con scene di vita quotidiana, creando mondi che sono al tempo stesso ordinari e magici. Per i suoi lavori predilige la china nera, la china bianca e la matita, ma sa impiegare sapientemente anche acrilici, tempere e programmi di grafica digitale.

Ogni progetto riflette la sua abilità di adattare il suo stile a diversi media e contesti, mantenendo sempre una forte identità visiva. Il grande talento di Amalia Mora sta nel tradurre storie in immagini potenti e coinvolgenti, e questo le ha permesso di collaborare con numerosi autori e case editrici, contribuendo a creare libri illustrati che affascinano lettori di tutte le età. Oltre all'editoria, Amalia Mora lavora anche come graphic designer, portando il suo stile distintivo in campagne pubblicitarie, packaging e brand identity. I suoi lavori sono stati premiati dall’American Illustration, dal 3x3 illustration Show, dall'Associazione Autori di Immagini, Communication Arts, dall'Association of Illustrators of the United Kingdom. Le ho rivolto qualche domanda per conoscere meglio lei e il suo lavoro.

Amalia Mora: il talento narrativo attraverso le linee e i colori

#1 answers

Ciao Amalia, quando e come è iniziato il tuo percorso artistico?

A livello professionale direi da quando ho iniziato a lavorare, dunque nel 2005. Non mi sono mai detta oggi faccio l’artista, è stato un percorso naturale e per certi versi incosciente perché il mio approccio al lavoro è sempre stato molto personale, sia in veste di illustratrice sia come graphic designer. L’esigenza di esprimere me stessa è sempre stata molto forte, sin da bambina.

Per non concludere vorrei citare Tullio Pericoli: "Vedo affiorare un metodo, il metodo della mia mano, di cui non sapevo niente. Non ne sospettavo nemmeno l'esistenza. Allora mi accorgo che la mano non agisce per puro istinto, che il gesto casuale, puro, non esiste. Che nella mano c'è una sapienza, e insieme, a volte, il peso della sapienza".

(Tullio Pericoli, Pensieri della mano da una conversazione con Domenico Rosa edito da Adelphiedizioni)

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#2 answers

Tre artisti imprescindibili per la formazione del tuo immaginario.

Renè Gruau, classe 1909 Italiano ma adottato in Francia dove collabora con le più grandi case di moda tra le quali Givenchy, Balenciaga, Cristian Dior. Lavorerà poi anche in America per Arpers Bazar e Vogue. Illustratore, pittore, designer e scenografo. Per me il suo utilizzo della linea è imprescindibile. La linea, come diceva lui stesso è la base di tutte le arti.

Paul Rand( 1914, NY) insieme a MaxUber (1919 Svizzera) sono entrambi molto importanti per me, il loro senso della composizione è una grande fonte di ispirazione. Ogni volta che mi perdo nel mio lavoro, anche da graphic designer, torno ad osservarli e mi sembra di tornare a casa.

Ce ne sono molti altri, ma stasera penso a loro tre.

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#3 answers

Quali pensi siano le principali insidie dell'intelligenza artificiale e come credi che possano influenzare il futuro della creatività?

Onestamente non ho mai provato ad utilizzare ChatGPT o una qualsiasi piattaforma di generazione immagini che attinge informazioni in modo del tutto gratuito dalla rete. Mi piacerebbe provare, quando avrò tempo di farlo. Posso dire che ascoltando alcuni discorsi e leggendo di sfuggita qualche articolo in rete credo sia importante avere un approccio costruttivo, intendo un approccio di senso e non di rincorsa verso la novità e basta. Ho visto delle campagne pubblicitarie orribili generate da AI. Il senso potrebbe essere quello di restare umani dove per umano intendo una persona in grado di pensare in modo autonomo e padroneggiare l’AI, non viceversa.

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