Situato presso la Geylang Bahru Industrial Estate di Singapore, una città industriale che è stata ristrutturata dall'Autorità per lo sviluppo urbano di Singapore per uso residenziale e commerciale
Un concept di showroom di arredamento sperimentale che prevede l'utilizzo di materiali riciclabili e nuove tecnologie presentato dallo studente Designer Larry Teo del Temasek Polytechnic di Singapore
Situato presso la Geylang Bahru Industrial Estate di Singapore, una città industriale che è stata ristrutturata dall'Autorità per lo sviluppo urbano di Singapore per uso residenziale e commerciale
Il laureando di Interior Architecture ha realizzato uno schema di riutilizzo su una coppia di unità di magazzino esistenti per convertirlo in uno showroom di mobili riciclabili ad alta tecnologia per sperimentare l'uso non convenzionale di materiali come il cartone, inteso come materiale strutturale e di illuminazione, con tecnologie quali elettricità piezoelettrica per la raccolta di energia antropogenica, che genera un ambiente avvincente in cui lo spazio reagisce, assorbe e ricicla l'energia residua prodotta dalle attività dei suoi visitatori in elettricità
Un materiale umile che viene spesso trascurato e abbandonato, delinea il progetto come paradigma di spazi espositivi non convenzionali. Il materiale è sovrapposto come un onnipresente supporto strutturale e di illuminazione per assemblare una serie di spazi distintivi orientati verticalmente per esporre la merce accentuando l'egemonia spaziale all'interno dell'involucro dell'edificio
I visitatori sono accompagnati in un viaggio di ascensione attraverso questa giungla per essere circondati dalla bellezza invisibile del cartone, in un'esperienza di vendita al dettaglio fuori dal mondo fatta su misura per uno showroom sostenibile del futuro
Questa giungla metaforica, dove gli alberi sono stati abbattuti per la produzione di carta con conseguente sottoprodotto di cartone è "risorto", con il pieno potenziale delle proprietà di illuminazione del materiale
L'illuminazione naturale viene ottimizzata attraverso l'utilizzo strategico delle aperture su tutti i lati dei parametri dell'edificio per visualizzare l'effetto delle ombre, evitando l'eccessiva illuminazione artificiale negli spazi transitori tra gli "Alberi di carta" che collegano il primo e il secondo livello, filtrando la luce diretta del sole attraverso le minuscole perforazioni sul materiale, emulando l'effetto nelle giungle e nelle foreste reali dove la luce del sole che raggiunge il pavimento e i livelli di sottofondo sono filtrati da una moltitudine di baldacchini strapiombanti