Aqua si trova nel chilometro più bello d’Italia, come lo definì Gabriele D’Annunzio, ed è stato pensato come un viaggio nell’elemento che lo circonda: il Mediterraneo. Affacciato sul Lungomare Falcomatà, il ristorante di Nick Maltese richiama l’ambientazione di una nave poggiata in fondo al mare
Aqua, drink in restaurant: l’interior design che ci proietta in un relitto in fondo al mare
L’architetto Nick Maltese accompagna gli ospiti di Aqua, drink in restaurant sotto la superficie delle onde, per un’esperienza che accende i cinque sensi e ci fa sentire in un relitto immerso nelle profondità del mare
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“Sono sempre stato affascinato dall’atmosfera sub-marina” afferma Nick Maltese, designer e founder dello studio N+M. “Nel progettare Aqua ho ricercato l’emozione di sentirsi dentro un relitto in fondo al mare. La sfida è stata quella di trovare i colori e le finiture giuste per trasmettere la particolare luminescenza del fondo marino, il variare costante della luce nel continuo movimento dell’acqua. Volevo restituire la sensazione che si vive con ogni senso quando ci si immerge”
La scelta dei colori è stato uno dei primi approcci al progetto. La palette degli interni gioca sulle tonalità del blu, dal colore del cielo a quello del mare Mediterraneo, dall’acquamarina al turchese, al blu notte. La rifrazione della luce gioca un ruolo decisivo nel suggerire la dimensione sottomarina e per questo tutti i vetri sono stati lavorati con una tecnica speciale, capace di rendere un effetto visivo cangiante simile a quello dell’acqua
Gli elementi di arredo sono tutti realizzati e declinati per esaltare le specificità del progetto Aqua, perché tutto concorra a esprimere l’idea progettuale di uno spazio unico. Fra queste spiccano le decorazioni a soffitto: pesci in acciaio che giocano con la denominazione locale del pesce azzurro, tesoro del Mediterraneo
Entrare in Aqua è entrare in un tempo sospeso che segue gli ospiti dal dinner al lounge time, mettendo in scena tutte le sfumature del mare e stimolando tutti i sensi. Questa dimensione, quasi metafisica, nasce da un preciso contrappunto che rappresenta il fil rouge di tutto il percorso progettuale, dove l’evanescenza pacata delle suggestioni luminose si affianca alla matericità decisa dei dettagli e dei decori