Casa Amélia con la sua struttura articolata assomiglia ai viottoli del quartiere d’infanzia degli architetti M2 Senos in cui sorge. I due progettisti, fratelli, ricordano le corse e i giochi nei vicoli, e non era mai abbastanza mentre aspettavano che qualcuno, magari proprio zia Amélia di cui la casa porta oggi nome, li chiamasse per la cena
Architettura come rielaborazione delle proprie origini: Casa Amélia
“Questa non è una casa”, questa è LA Casa Amélia, rinnovo e ampliamento di un edificio che sembrava un groviglio di vicoli immerso in altri vicoli
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Un lavoro dall’alto gradiente emotivo, quello dei M2 Senos Arquitectos a Ilhavo in Portogallo, dove con tutta la forza dell’affetto e della gioia del ricordo, danno nuova vita e rielaborano il passato producendo un presente architettonico dalle forme pure e levigate ma dal dna frastagliato, organico e complesso come quello d’origine
Terrazze che uniscono volumi, forme semplici ma d’impatto, finiture inaspettate, interni bianchi essenziali, compongono Casa Amélia nella sua nuova veste, mantenendo fermi i focus delle sue radici: il vecchio albero di fico, che segna il confine della proprietà e invita verso la nuova piscina, e la chiesa del quartiere che fa capolino nelle varie inquadrature delle finestre
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Foto credits
Immagine di copertina, immagini articolo e gallery: Fernando Guerra