Casa Can Sau si trovava nel centro storico di Olot, Girona, dove oggi le demolizioni non sono inusuali. La metà dell'edificio è stata interesse dall'allineamento stradale e la sua demolizione ha lasciato un vuoto urbano caratterizzato da un muro di mattoni a vista e quattro contrafforti che si affacciano sulla facciata laterale della chiesa del patrono di Olot
Scenografia ricavata dalla demolizione di un edificio. Contrafforti e mattoni a vista
Lo Studio unparelld’arquitectes ricava una scenografia urbana partendo dalla demolizione di una vecchio edificio è stato demolito per motivi di allineamento stradale, lasciando su un lato una parete di mattoni a vista e e quattro contrafforti
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Tutta l’area è caratterizzata da lotti abbandonati, causando la perdita di urbanità e la deturpazione della strada. E’ stato cosi indetto un incarico per ridare valore a quest’area e alla sua storia, attraverso un progetto
Enfatizzando il mattone cavo, è stato creato uno “scenario” strutturale di emergenza, che completa ciò che i contrafforti suggeriscono, rivelando sullo sfondo le tracce di attività domestica segnate sulla parete. Una costruzione di tre volte e quattro nicchie si rivolge allo spazio pubblico come una facciata porosa. È volutamente una struttura incompiuta. L'artista visivo Quim Domene interviene a posteriori nelle nicchie, con elementi allegorici che si rifanno alla storia del quartiere
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Foto: José Hevia, Roger Serrat-Calvó, Esteve Moner, Arxiu Comarcal de la Garrotxa, Col·lecció d’imatges de Josep Ma, Dou Camps