Un progetto decisamente inedito, in un contesto montano dove predomina il modello della seconda casa, quello dello Studio MV Architects per la conversione di una vecchia baita nel nuovo modello di abitare condiviso di Casa Giaglione. Una proposta abitativa aggregativa e a contatto con la natura che ha dimostrato tutta la sua efficacia durante i mesi del lockdown per l’emergenza Covid19
In Val di Susa il nuovo modello di “abitare condiviso” di Casa Giaglione
Da una vecchia baita montana nel Nord Italia nasce Casa Giaglione che, dotata di unità abitative autonome, propone una nuova fruizione degli spazi comuni per il tempo libero e per lo smart working, ripensati per dare vita a locali condivisi e aggregabili tra loro attraverso le modalità del co-housing. In Val di Susa si gettano le basi per un nuovo ritorno ai piccoli centri rurali e montani
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L’architetto Visconti, fondatore dello Studio MV e considerato tra gli architetti che stanno ridisegnando il paesaggio piemontese e italiano, con Casa Giaglione ha reinterpretato la baita storica proponendo però un’inedita progettazione degli spazi comuni. Questi sono pensati per una fruizione che integra perfettamente tempo libero, locali di servizio e lavoro: dalla sala cinema, alla palestra, dal deposito per gli sci all’area per la ricezione dei pacchi postali
Il progetto, i cui lavori di realizzazione si sono conclusi nel luglio del 2019, proprio per le sue caratteristiche di innovazione, sarà presentato alla mostra dedicata all’architettura montana in programma questo autunno a Torino, presso il Museo della Montagna