Situata nella foresta pluviale, il progetto dello Studiomk27, ha voluto inserire la casa in un profilo montuoso, con l'obiettivo di creare una connessione tra architettura e natura, privilegiando la vista verso l'oceano e l'incidenza della luce solare
Il volume principale della casa è elevato da terra e sembra quasi proiettato fuori dalla montagna. Gli elementi di contatto tra il pendio e la costruzione sono stati modellati per rispettare l’andamento del terreno esistente, creando così un'interazione organica tra la natura e gli elementi architettonici
I tre piani della “Jungle House” creano una chiara divisione funzionale: il piano terra ospita un grande ponte di legno coperto, collegato a una piccola stanza per i bambini; al primo piano ci sono sei camere da letto e una sala tv; il terzo e ultimo piano è l'area sociale della casa, dove si trovano anche la piscina, il soggiorno e la cucina
L'architettura ha definito un'organizzazione verticale invertita rispetto alla tradizionale. Il ponte è al piano terra, protetto dalla proiezione della casa, che configura un rifugio ombreggiato. Dal ponte di legno al piano terra iniziano le scale per accedere al volume della casa che "taglia" uno spazio intermedio, avvolto dal cemento e che ospita un'opera luminosa dell'artista Olafur Eliasson
Quando si è in casa, il rapporto con la vegetazione circostante avviene non solo attraverso la vista ma anche attraverso le piante che circondano i ponti di legno. Al piano terra, si può passeggiare in mezzo agli alberi; al primo piano, la luce entra filtrata attraverso le cime degli alberi; e sul tetto, c'è la vegetazione con l'oceano sullo sfondo
Nella Jungle House, il progetto è definito da un taglio trasversale che ha permesso di posizionare la piscina in modo semi-integrato nella lastra: a sfioro e con il bordo rialzato rispetto all'altezza del ponte fa sì che la vista e il paesaggio servano da prolungamento della linea di galleggiamento della piscina
