Gli architetti dello studio Vertebral progettano per il Centro di Cultura Ambientale di Città del Messico un gesto discreto che solleva la foresta del Parco di Chapultepec sopra un lungo portico; questo consente contemporaneamente di rimboschire l’area e sviluppare il CCA al di sotto. La geometria e il layout del Centro, dalle maestose strutture lignee, consentono un flusso organico attraverso il parco e, una volta entrati, rivelano Chapultepec a diversi livelli
Centro di Cultura Ambientale di Città del Messico: i suoi innumerevoli microcosmi riflessi in un giardino
Il Centro di Cultura Ambientale di CIttà del Messico è un progetto controverso proposto dal governo messicano. In un area dove il puro rimboschimento sarebbe stato preferibile ad una grande costruzione nasce un’architettura che soddisfa entrambe le necessità sollevando sopra di sé la foresta
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Città del Messico è un bacino di innumerevoli microcosmi, Vertebral propone dunque un giardino che rispecchi questo sistema vegetale storicamente complesso, piantumando il CCA con uno schema che segue diverse transizioni fino ad intrecciarsi con il paesaggio esistente. Dalle zone umide si va verso aree di cactus e rocce vulcaniche e si termina con pini e alta vegetazione perenne che racchiude e modella il contorno della valle
Chapultepec non è solo la sua natura ma anche le sue dinamiche sociali e culturali. La foresta è un diario vivente e una testimonianza della storia: piante di Jacaranda sono collocate a ricordo del passaggio di altre culture del Messico; il cactus e gli Yucas commemorano le comunità indigene... Ogni elemento in Chapultepec fa riferimento alle culture che sono la matrice della città e della sua storia complessa
Gallery
Credits foto
Immagine di copertina, immagini articolo e gallery: (Renders) Ver3D
Credits progettisti
Arquitectura: Elías Kalach, Teddy Nanes
Equipo: María Alcocer, Catalina Corcuera, María García, Santiago García, Onnis Luque, Elsa Mendoza, Imanol Mondragón, Francisco Parra, Alejandra Rojo, María Silos