Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh
Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh

Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh

Nella chiesa di Artsakh, in Armenia, i valori tradizionali dell'architettura monumentale del luogo si incontrano, nel progetto architettonico, con una struttura contemporanea radicata nella nostra epoca

Storaket Architectural Studio nel progetto della chiesa di Artsakh ricorda le gerarchie tradizionali dello spazio, ma gioca col contrasto attraverso un esterno anticonvenzionale. L'interno della chiesa segue una tipica pianta armena ortodossa; la forma esterna, invece, è astratta

Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh

L’estetica esteriore della cappella, discostandosi dall’immagine a cui il pubblico è abituato, cambia il modo in cui la struttura tradizionale incontra sia la terra che il cielo. Ai visitatori è dato il tempo di elaborare questo contrasto tra un esterno sconosciuto e un interno familiare mentre passano attraverso uno spazio d'ingresso discendente, parzialmente sotterraneo, verso uno specchio d’acqua che si trova direttamente fuori dall'ingresso della navata

Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh

Nel complesso la chiesa di Artsakh è uno spazio contemplativo che indaga la relazione tra passato e presente, familiare e sconosciuto, interno ed esterno, e tra la pesantezza della pietra e la leggerezza, acqua e cielo

Spazio contemplativo per indagare il contrasto tra passato e presente, familiare e sconosciuto. La chiesa di Artsakh

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