Nel deserto della California, nella Morongo Valley, I/Thee cercano il sito di progetto per la Ghost House scandagliando i venti delle varie località e, dopo aver trovato la posizione ottimale, costruiscono sul posto un telaio in legno creando il “contorno formale” di una casa
Creatura paradossale, simbolo del passato nel presente, non è nè qui nè là: è il Fantasma di una Casa
Ghost House è un esperimento di manipolazione della materia dove la forma è plasmata dal clima, dall’ambiente e dal passare del tempo
Fogli di tela, tagliati su misura, vengono impregnati con colla bianca e drappeggiati sulla struttura. Nel corso di poche ore, le lenzuola cristallizzano nella forma che i forti venti di montagna hanno disegnato su di esse: l’opera finale è un’istantanea tridimensionale di uno specifico istante di tempo.
E’ il fantasma di una casa, una struttura improbabile, rappresentazione del passato che esiste e persiste nel presente non esistendo però, in realtà, nè oggi nè ieri
La Ghost House è una delle espressioni poetiche dei tre designer-educatori di I/Thee, Neal Lucas Hitch, Martin Francis Hitch e Kristina Fisher, che diffondono i loro progetti nel mondo con l’intento di celebrare la “co-sensibilità” di ogni cosa nell’ambiente: “vivente e non vivente; passato e presente; io e te. Dove alcuni vogliono fare distinzioni, vogliamo far luce su ciò che tutti abbiamo in comune: dimostrare che l'apparenza della differenza è un'illusione. All'interno di questo universo, non ci sono molte cose, ma solo una cosa: una vita, un amore, un momento eternamente temporaneo. Il mondo non è fatto di entità e forze separate che a volte si contrappongono; piuttosto, tutte le cose nascono dallo stesso cerchio con un confine, un diagramma Venn perfettamente sovrapposto che contiene tutto ciò che c'è.” (dalla descrizione del progetto creativo di I/Thee)
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