L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano
L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

Il Conservatorio di Blagnac, ispirato al violoncello e al sintetizzatore, all’alta specificità del primo strumento e alla plasticità del secondo, è un’architettura contemporanea che si proprone di riorganizzare lo spazio pubblico del quartiere in cui sorge

Riorganizzare gli spazi pubblici attraverso la permeabilità dell'architettura

Il sito del conservatorio ha delle ottime caratteristiche come l’immediata vicinanza ad un grande parco di interesse paesaggistico e la chiara visibilità, insieme ai buoni collegamenti con il contesto. Secondo i progettisti di ppa architectures manca però di una “cornice”, ottimale in questo tipo di progetti di architettura. Quindi viene proposta per il Conservatorio di Blagnac una struttura aperta e percorribile, che riorganizza il contesto attraverso la sua permeabilità

L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

Composizione volumetrica aperta al quartiere

Lungo il Boulevard Alain Savary, un primo volume di due piani sviluppato sul piano oprizzontale ospita il grande ingresso coperto. Questo dà sul piazzale ed è posizionato all’intersezione dei due assi est-ovest e nord-sud i quali identificano i flussi che attraversano il sito. Perpendicolarmente al primo volume, un secondo blocco si affaccia sui giardini a nord-est. Questo impianto a L incornicia un grande giardino aperto al quartiere

L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

Il layout del conservatorio: unire musica e danza

Al piano terra si trova la sezione dedicata alla danza, affacciata sui giardini a nord, mentre le aule per la musica sono posizionate al piano superiore in maniera fluida, espandibile e flessibile. Un grande volume centrale a doppia altezza viene dedicato all’area pubblica, attraversato dalla gente del quartiere e dagli studenti. Qui, una gradonata dalla funzionalità flessibile dà accesso al primo piano. Il cuore mutevole dell’edificio è il suo auditorium, capace di ospitare sia musica che danza grazie al doppio fondale retrattile

L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

La pelle interna ed esterna di uno spazio nuovo e stimolante

L'organizzazione funzionale del progetto è semplice e rigorosa, così come la sua struttura, visibile nella materialità dell'edificio. La “pelle”, sia interna che esterna, riporta invece la variabilità e la leggerezza delle arti: all'interno troviamo pieghe di pannelli acustici in legno non trattato alternate a superfici tecniche, assorbenti e anti-verbero, che rivestono le sale e l'auditorium. All'esterno, le stesse pieghe si traducono sulle facciate sotto forma di rete metallica perforata, interrotta da lamelle che si aprono verso l'esterno creando filtri solari

L’architettura del Conservatorio di Blagnac riorganizza il contesto urbano

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