La residenza estiva, risalente agli anni Settanta, dopo la ristrutturazione ad opera dello studio di architettura Bajet Girame Burckhardt, assume il carattere molto forte di “casa-cortile”. La casa presenta un habitat volutamente ambiguo tra dentro e fuori, tanto ampio e luminoso quando intimo e ombroso
Habitat ambiguo per una “casa-cortile” in un continuum spaziale di logge, giardini e patii
Tre giovani sorelle decidono di condividere una residenza estiva sulla costa meridionale della Spagna, affidandando a Bajet Girame Burckhardt il progetto di ristrutturazione di una casa anni '70 che mira ad esagerare il carattere di “casa-cortile”
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Il recinto murario nel giardino viene conservato, distinguendo due aree dei patii circostanti, collegandoli però attraverso quattro archi. Questa giocosa strategia altera i confini tra ambienti esterni ed interni, le diverse dimensioni di carattere e luce. Mentre la casa preesistente era basata su una spazialità chiusa e su una tradizionale privacy domestica, questo nuovo habitat è molto più aperto e luminoso
Una grande camera comprendente un soggiorno, una sala da pranzo, una cucina e una loggia si apre attraverso una struttura in acciaio fusa ai telai delle finestre. Le aperture della facciata sono sovrapposti a diversi strati di acciaio, mediando il rapporto tra interno ed esterno. Una lamiera forata forma all'esterno forma un cancello scorrevole che permette agli abitanti di dormire con le finestre aperte
Un bellissimo pavimento in cotto valenziano fatto a mano unisce il giardino e la casa, l'interno e l'esterno. La casa è priva di aria condizionata, ma grazie all'utilizzo di metodi costruttivi ordinari, le pareti sono dotate di un'intercapedine ventilata che aumenta notevolmente l'inerzia termica e, di conseguenza, il comfort termico
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Immagine di copertina, immagini articolo e gallery: José Hevia