All’inizio degli anni duemila il comune di Monclassico destina a parco urbano un lotto posto ai margini dell’abitato racchiuso tra alcune strutture sportive, scolastiche e ricreative esistenti. Il nuovo parco urbano, sorto su un’area pianeggiante di mq 4750, è diventato un elemento di connessione tra le preesistenze
Parco in Trentino. Elemento di integrazione tra Architettura e contesto Naturale
Nel Comune di Monclassico lo Studio Zanella Architettura in collaborazione gli architetti Paola Wegher e Anja Werner realizzano una struttura semplice e compatta a pianta rettangolare adibita a bar e servizi e distribuita su due piani con vasca
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Il contesto ambientale in cui esso si inserisce è assai attraente: la vegetazione è quella tipica dell’ambiente alpino e da esso si può godere della vista del circondario montuoso caratterizzato dalla presenza delle Dolomiti del Brenta
Tema focale del progetto è l’impiego dell’acqua, presenza dominante del nuovo parco ed elemento di integrazione tra l’architettura e il contesto naturale: viene realizzata una vasca dall’aspetto naturalistico dotata di un sistema di depurazione naturale basato sull’impiego, in luogo delle più tradizionali sostanze chimiche, di un sistema di organismi acquatici in grado di purificare meccanicamente e biologicamente l’acqua del lago che, così realizzato, prende il nome di “lago biotopo”
In posizione baricentrica rispetto all’area è stato realizzato un edificio semplice e compatto a pianta rettangolare adibito a bar e servizi e distribuito su due piani (uno interrato ed uno fuori terra). La porzione di edificio emergente dal terreno ha pareti a struttura portante a telaio in legno lamellare e rivestimento in tavole di larice orizzontali
Il disegno delle facciate mostra come esso voglia proteggersi da una parte e aprirsi sul paesaggio dall’altra: il fronte posteriore, rivolto a nord est, è quasi interamente chiuso, mentre la facciata sud-ovest, rivolta verso il parco, è concepita come una “parete-finestra” dalle ampie superfici vetrate scorrevoli in grado di far scomparire il confine interno/esterno
Il pontile in legno dell’edificio individua una linea orizzontale al di sotto della quale è perfettamente visibile il profilo naturale del suolo dal quale l’edificio risulta essere leggermente sollevato