Il progettato è realizzato anche con la collaborazione dell'artista giapponese Nobuko Watabiki che ne ha elabora lo studio cromatico. Il padiglione funziona come interazione tra arte e architettura e crea un tranquillo rifugio nello spazio fluido del vasto parco. Come piattaforma pubblica invita i visitatori a godere e sperimentare nuove prospettive del parco
Arte e architettura per un padiglione ad Amburgo. Pannelli di legno disposti come un ventaglio
Belvedere è un padiglione costruito nel parco centrale di Amburgo che celebra il trentesimo anniversario della partnership tra la città e Osaka. Lo Studio Kawahara Krause Architects immagina una copertura autoportante composta da pannelli di legno riciclato
Il padiglione nasce come struttura temporanea, pertanto ha avuto un ruolo importante nella progettazione la possibilità di smontarlo nei suoi componenti oltre alla scelta dei materiali di costruzione. Infatti il sistema strutturale è costituito da molti piccoli elementi facili da maneggiare, oltre ad essere facile da trasportare e assemblare senza l'uso di grandi macchinari, questo permette anche una semplice costruzione in cantiere. Nel padiglione sono stati utilizzati solo giunti reversibili, ad incastro o avvitamento, per garantire la riciclabilità dei materiali di legno e carta dopo lo smontaggio
La struttura del tetto è in cartone. Su un'unica linea curva, i fogli rettangolari venivano tagliati in due parti: una parte convessa e una concava. Assemblando le parti convesse e concave in diverse direzioni, oltre ai diversi colori scelti da Nobuko Watabiki, la struttura del tetto molto razionale appare ora stratificata e sfaccettata. A seconda del proprio punto di vista, gli elementi concavi e convessi sembrano allinearsi ordinatamente, o intrecciarsi arbitrariamente
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