Il progetto di questa villa friulana nasce dalla volontà dell’Arch. Margherita Mattiussi di coniugare un approccio progettuale globale alla Sostenibilità senza tralasciare alcuni riferimenti ai materiali dell’architettura tradizionale del luogo. Da questi due assunti nasce questa villa dalle linee contemporanee, caratterizzata da forme pure e da un gioco di contrasti cromatici, tra il bianco e il colore della pietra
Villa friulana dallo stile contemporaneo. Struttura in legno e rivestimenti in pietra
Margherita Mattiussi progetta questa villa in Friuli dal linguaggio architettonico contemporaneo coniugando la sostenibilità della struttura in legno con alcuni richiami ai materiale tradizionali del luogo in un progetto in cui bianco, pietra e cielo sono, tutti assieme, protagonisti.
- #Europa>
- #Italia>
- #Villa>
- #Nuova costruzione>
- #Legno>
- #Pietra>
- #Vetro>
- #Architectures>
- #Architettura>
La villa è costruita in bioedilizia e certificata Classe A+ secondo il protocollo VEA per i criteri di risparmio energetico e ambientale. È stata realizzata interamente in legno da Domus GAIA, l’azienda friulana che si distingue per l’impiego di materiali naturali, certificati e completamente riciclabili
Come spiegato precedentemente, lo studio dei caratteri tipologici friulani è base della riflessione progettuale, che ri-declina con linguaggio del tutto contemporaneo alcuni segni del luogo. Per fare questo è stato scelto murogeopietra modello Morenico/profilo Spontaneo che con il suo sistema integrato e garantito si adatta a moltissimi supporti, come i nuovi sistemi a secco e in legno, garantendo l’inalterabilità delle caratteristiche tecniche dei materiali nel tempo
Murogeopietra ha permesso di attribuire al basamento, che sostiene il grande volume bianco aggettante del primo piano, i caratteri del luogo, in maniera efficiente e versatile. Nel cuore delle colline moreniche friulane, il modello Morenico ha infatti restituito l’aspetto tipico dei muri locali del passato. La posa delle pietre, la dimensione di queste e il gioco tra elementi e fughe è stata molto curata per richiamare il carattere disomogeneo della posa spontanea