In occasione del festival Walk&Talk 2018, lo spazio centrale del festival diventa un padiglione temporaneo. Il padiglione ha posto l'occupazione degli spazi pubblici come centro del programma Walk&Talk, offrendo uno spazio alternativo come palcoscenico per varie dinamiche del festival: conferenze, spettacoli e concerti, che si sono svolte tra il 29 e 14 luglio
Padiglione temporaneo per un festival. Spazio permeabile dalle diverse funzioni
Per il festival Walk&Talk, lo studio Mezzo Atelier ha ideato un padiglione temporaneo in legno, uno spazio alternativo dove hanno luogo diverse dinamiche del festival, da conferenze a spettacoli e concerti, da workshop a semplice punto di incontro
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Il Padiglione si presenta come spazio pubblico, punto di incontro, e spazio dedito alla presentazione di progetti, workshop, accoglienza del team di produzione del festival. Il progetto di design del padiglione è firmato dagli architetti Mezzo Atelier. Lo spazio si presenta completamente permeabile, offre un soffitto e la giusta protezione per le funzioni diverse che si svolgono
La struttura modulare in legno nasce dall'idea di costruire una struttura a forma di casa, ampia e flessibile. Il peso del tetto a doppia falda è portato da un sistema parallelo di pilastri: una sequenza di portali interconnessi, che richiama la struttura delle chiese con una navata centrale superiore
Immaginare il padiglione come una casa temporanea in uno spazio pubblico aperto potrebbe essere letto come un manifesto degli ideali che il Festival avrebbe voluto trasmettere, l'appropriazione e il rilancio dello spazio pubblico e l'interazione con la popolazione sono stati i temi principali del progetto, con il padiglione come punto centrale di un programma che gravita attorno ad esso
La struttura modulare permette di variare facilmente le dimensioni del padiglione, di modificare gli spazi. La struttura, interamente in legno, è realizzata con legno certificato locale, cryptomeria, un cedro giapponese introdotto nelle isole molti anni fa. Nonostante si tratti di un legno tenero, si sposa bene con il tipo di clima presente nelle Azzorre, umido e piovoso, poiché, essendo molto poroso, “respira” e si asciuga velocemente
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Foto: Francisco Nogueira