Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro
Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

L'arte poetica di Chizu Kobayashi ci conduce verso un mondo surreale che sollecita la nostra immaginazione. L'artista attraverso un materiale così comune e semplice come il fil di ferro, riesce a plasmare opere d'arte originali, creando sculture che catturano l'attenzione di chiunque le incontri.

L'espressione creativa di Chizu Kobayashi

Nata e cresciuta in Giappone, Chizu Kobayashi ha sviluppato una passione per l'arte fin da giovane, tuttavia è stata la scoperta del filo di ferro come mezzo espressivo, che ha veramente cambiato il corso della sua carriera artistica. Con una maestria sorprendente, intreccia e piega il filo di ferro per creare forme e figure che sembrano prendere vita di fronte ai nostri occhi.

Le opere della designer spaziano dalle rappresentazioni realistiche di animali a composizioni astratte che sfidano la nostra percezione della realtà. Attraverso il suo lavoro, l'artista esplora temi universali come la natura, la spiritualità e la complessità dell'esistenza umana.

Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

Il linguaggio espressivo attraverso il filo di ferro

Ciò che rende davvero uniche le sculture di Chizu Kobayashi è la loro capacità di comunicare emozioni e sensazioni al di là delle parole. Ogni piega e ogni torsione del filo di ferro sembrano raccontare una storia, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esperienza terrena.

Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

La bellezza dell'arte fatta a mano nell'era tecnologica

In un'epoca in cui la tecnologia sembra dominare ogni aspetto della nostra vita, le sculture di fil di ferro di Chizu Kobayashi ci ricordano la bellezza e la potenza dell'arte fatta a mano. Attraverso il suo talento e la sua creatività, l'artista ci suggerisce di rallentare, di fermarci a contemplare e ad apprezzare la meraviglia del mondo che ci circonda. L'invito è quello di prendersi un momento per lasciarsi trasportare dalla bellezza e dalla profondità. Il fil di ferro è molto più di un semplice materiale, può essere una finestra verso mondi di emozione e significato.

Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

#1 answers

Cosa ispira i soggetti delle tue opere?

Quando creo per libera espressione artistica, non su commissione, creo quello che sento al momento. Ed è spesso collegato con la natura. Mi piace inserire le parole, le frasi, le poesie che a mio avviso esprimono un messaggio di gioia, gratitudine e consapevolezza di se stessi. Come aveva descritto genialmente la scrittrice Elizabeth Gilbert al suo brillante TED TALK, e tanti artisti come registe, scrittori e musicisti, penso di essere un veicolo dell’universo, che sta creando attraverso me. Per me l’arte è co-creazione con il divino. Prendo l’ispirazione ovunque, nella natura, mentre faccio la passeggiata sulla collina e in città, mentre lavoro nell’orto, mentre pratico yoga e meditazione, mentre cucino e accendo il fuoco nel camino.

Guardo il mondo come se fosse tutto divinamente orchestrato. Tutto accade al momento giusto e nel luogo giusto. Quello che succede non ha senso in sé, il senso lo attribuisce ognuno di noi. Anche nelle cose che sembra che siano negative, c’è sempre un dono da cogliere. Nel creare le sculture in fil di ferro amo l’idea di disegnare nell’aria. Anche le sculture grandi sono leggere rispetto al volume. Gli oggeti proiettano l’ombra che dà profondità nello spazio e una diversa prospettiva. Anche questo mi insegna che la verità non è una sola.

Chizu Kobayashi e l'arte intrecciata del fil di ferro

#2 answers

Com’è nata l’idea di esprimerti attraverso il fil di ferro?

La prima ispirazione è stato il lavoro di Alexander Calder che ho visto per la prima volta al Whitney Museum in NY quando avevo 14 anni. Calder faceva grandi sculture in ferro, mi ha colpito il suo lavoro che si chiama Circus. Le figure in fil di ferro mi erano piaciute moltissimo, lì è arrivata l’ispirazione di usare questo materiale e mentre eravamo in viaggio, ho preso il filo di alluminio e le pinze e ho cominciato a creare.

#3 answers

Da Tokio, passando per la città di Bologna, fino a scegliere di vivere sull’Appennino emiliano, diventato ormai la tua casa. Ha influito questa nuova dimensione del vivere lo spazio e la natura sulla tua arte?

Sento che sono stata guidata nella scelta di vivere in Appennino. Ho iniziato da autodidatta a fare l’orto coltivando in modo naturale, a riconoscere le piante commestibili e i loro poteri. E probabilmente ero predisposta ad alcune attività, avevo già certe esperienze dalle vite passate. Anche prima di vivere in mezzo alla natura, i soggetti delle mie opere erano sempre oggetti legati alla natura, come le galline, il mondo vegetale ecc. Sono consapevole di essermi sempre più avvicinata al mio intimo essere, alla mia natura e le cose si sono manifestate.

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