Gimbal City, la città in continua trasformazione

Ogni partecipante si trasforma in co-creatore di scenari urbani grazie a Gimbal City, promuovendo collaborazione e creatività attraverso interfacce fisiche esplorando un paesaggio urbano condiviso e in continua trasformazione

Un'installazione interattiva per la creazione urbana

Gimbal City è un'installazione interattiva realizzata da iheartblob che invita i partecipanti a diventare co-creatori di ambienti urbani immaginari tramite interfacce fisiche. Commissionata dal V&A Dundee per la mostra Photo City: How Images Shape the Urban World, l'opera enfatizza la collaborazione e la creatività, unendo l’approccio innovativo dei progetti di design di iheartblob. I giocatori possono così plasmare in tempo reale un paesaggio urbano dinamico e in continua evoluzione.

Tre stazioni per un'esperienza tattile

L'installazione presenta tre stazioni distinte, ciascuna dotata di controlli tattili come manopole, pulsanti e ruote. Questi strumenti permettono ai partecipanti di selezionare edifici, paesaggi, colori e materiali. Ogni giocatore contribuisce con la propria visione unica, che si aggiorna senza interruzioni sugli schermi di tutti i partecipanti, creando un ambiente urbano collettivo in costante trasformazione. Ogni giorno la città viene azzerata, offrendo ai visitatori una nuova opportunità di esplorazione creativa.

Collaborazione asincrona e creatività collettiva

Gimbal City favorisce la collaborazione asincrona, permettendo ai partecipanti di interagire con l'installazione al proprio ritmo, pur influenzando il paesaggio urbano condiviso in tempo reale. Questo approccio stimola una visione collettiva e in evoluzione della città, riflettendo le prospettive di molti piuttosto che di un unico progettista. Ispirandosi alle meccaniche dei videogiochi, Gimbal City abbatte i confini professionali, consentendo a chiunque di assumere il ruolo di architetto e di contribuire alla visione futura della città attraverso il gioco.

Un progetto di collaborazione e sostegno locale

Il progetto è stato in parte finanziato dal governo del Regno Unito tramite il UK Shared Prosperity Fund, assegnato dal Consiglio Comunale di Dundee. La realizzazione è stata curata da Old School Fabrications, con il design audio e video di Troy Nelson e il supporto hardware di Andy Shepherd.

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