Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane
Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

C'è chi tesse trame per vestire e chi, come Julia von Stietencron, intreccia fibre per raccontare storie che vibrano tra arte e scienza. Designer tessile e visionaria, Julia crea installazioni che trasformano non solo gli spazi, ma anche le percezioni di chi li attraversa. Un talento che emerge non tanto dal desiderio di stupire, quanto da una profonda connessione con il mondo naturale, biologico e umano.

Un viaggio dalla moda alla trasformazione sensoriale

Dopo anni trascorsi a collaborare con grandi marchi nel settore della moda, Julia ha scelto di ridisegnare il suo percorso artistico. Oggi, le sue opere non rivestono corpi, ma ambienti, offrendo esperienze immersive che fondono estetica, biologia e tecnologia. Le sue opere includono sculture tessili di grandi dimensioni e ambienti tessili interattivi, progettati per supportare il benessere. La sua passione per i tessuti non è mai stata solo materiale, ma metaforica: ogni filo che intreccia sembra unire l'invisibile al tangibile, il microscopico all'universale.

Il lavoro di Julia von Stietencron è radicato nell'idea che l'arte possa essere un ponte tra il corpo, la mente e l'ambiente. I suoi progetti mirano a stimolare l'immaginazione e a promuovere una maggiore consapevolezza delle interconnessioni tra scienza, natura e cultura. L'uso di materiali sostenibili e tecniche artigianali sottolinea ulteriormente il suo impegno verso un'arte responsabile e consapevole.

Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

Architettura e tessuti: un dialogo che trasforma gli spazi

L'intersezione tra arte tessile e architettura rappresenta un altro aspetto affascinante del lavoro di Julia. Le sue installazioni tessili, con la loro capacità di trasformare gli spazi, si prestano perfettamente a contesti architettonici. Le opere non solo dialogano con l'ambiente circostante, ma spesso lo reinventano, creando atmosfere che stimolano i sensi e favoriscono il benessere.

Le sue opere si inseriscono negli spazi come se fossero sempre esistite. Architettura e tessuti dialogano, si fondono, si completano. Le sue installazioni non decorano, ma trasfigurano gli ambienti, creando atmosfere capaci di accogliere e trasformare chi le vive.

Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

VID art|science: interazione tra arte e scienza 

Nel 2011, Julia ha co-fondato VID art|science, un movimento internazionale che non è solo una piattaforma di collaborazioni interdisciplinari, ma un vero e proprio laboratorio creativo. Qui, artisti e scienziati lavorano fianco a fianco. Nel ruolo di direttrice artistica, ha guidato iniziative che esplorano le interazioni tra arte, biologia e tecnologia, dimostrando come queste discipline possano collaborare per creare esperienze trasformative.

L'organizzazione si concentra sull'idea che l'arte possa rendere comprensibili concetti scientifici complessi, mentre la scienza può arricchire il linguaggio e l'immaginario artistico.

Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

I progetti che sfidano l'immaginazione

Blood Morph: il linguaggio visivo del sangue
Immaginate il flusso sanguigno tradotto in luci pulsanti e forme organiche. Questa installazione multisensoriale, presentata al Festival della Scienza di Genova, è un viaggio che rende visibile l'invisibile, offrendo al pubblico uno sguardo poetico sul funzionamento del corpo umano. Rappresenta il flusso del sangue attraverso forme, luci e suoni.

Memories Network: tessere il ricordo
Esibita al MAMbo di Bologna, quest'opera esplora la memoria cellulare con una sensibilità unica, utilizzando strutture tessili per rappresentare reti neuronali e interconnessioni biologiche. I tessuti diventano reti neuronali, i colori evocano emozioni sopite e l'interazione tra il pubblico e l'opera svela storie che sembrano già scritte nel nostro DNA.

Cell Melodies: sinfonie per cellule
In questo esperimento visionario e performativo, che combina musica, arte visiva e biologia, Julia collabora con musicisti e scienziati per esplorare come il suono possa influenzare le cellule staminali. L'opera è al contempo performance, ricerca e poesia.

Julia von Stietencron: trame di arte, scienza e percezioni umane

#1 answer 
La prima domanda che voglio farti ha a che fare con l’antroposofia, so che la conosci profondamente, quanto ha inciso sul tuo percorso artistico e in che modo ha contribuito a definire la tua visione?
Rudolf Steiner credeva che l'arte fosse un mezzo attraverso il quale l'essere umano potesse esprimere la propria spiritualità e connettersi con il mondo sottile. Nei suoi principi, l'arte non è solo un'attività estetica, ma un processo che può portare a una comprensione più profonda della realtà e dell'esperienza umana. In sintesi, l'arte nell'antroposofia è vista come un mezzo di esplorazione spirituale e un modo per esprimere l'interconnessione tra l'individuo e il cosmo. In tal senso l’antroposofia mi ha ispirato e formato.

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#2 answer 
Le tue installazioni spesso trasformano gli spazi architettonici. Come concepisci il rapporto tra tessuti, materiali e ambienti costruiti?
Lo spazio architettonico mi ispira moltissimo. Qualunque spazio mi parla e quindi cerco di interagire e di lavorare e di rendere visibile ciò che mi immagino per questo spazio.
Mi sento di collaborare con uno spazio. Non impongo mai a priori un’arte allo spazio. Certo, c’è l’idea iniziale, ma si piega e modella per trovare una simbiosi con l’ambiente.

#3 answer 
L'uso di materiali sostenibili è una costante nelle tue opere. Come selezioni i materiali e quali valori guidano le tue scelte?
Seleziono sempre materiali che mi parlano, che hanno una forte identità. Non sono sempre sostenibili, ma spesso. Molte volte parto da fibre poco elaborate, cosi come la natura le ha create. La natura è sempre un maestra per me. Mi stupisce sempre.

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#4 answer 
Le tue opere sembrano rendere visibile l'invisibile. Come nasce il processo creativo che da un dato scientifico porta ad un'esperienza artistica?
Con le mie opere voglio sollevare interrogativi sulla condizione umana, vista sia come status biologico che come collocazione nel cosmo, esplorando la nostra spiritualità e le nostre relazioni nella società.
Sono riflessioni poetiche. Mi posso far ispirare da un dato scientifico oppure posso far interagire misurazioni e tecnologie con l’opera.

#5 answer 
VID art|science è una piattaforma unica. Quali sono le sfide e le opportunità più significative che hai incontrato guidando un progetto così interdisciplinare?
L’opportunità più grande è di poter imparare e dialogare con persone di diverse discipline e di poter creare arte che risponde e si relaziona con la nostra contemporaneità.

#6 answer 
La memoria cellulare è un tema affascinante e complesso. Quali scoperte ti hanno più emozionata durante le ricerche?
La memoria in sé è un tema affascinante e complesso. La memoria, sia in un contesto biologico che personale, gioca un ruolo cruciale nella formazione e nell'espressione artistica. Le esperienze passate, le emozioni e le influenze accumulate diventano parte integrante dell'identità e del lavoro di un artista.
Le scoperte scientifiche a livello molecolare mi insegnano che il nostro mondo si relaziona in ogni cosa in un modo quasi uguale al mondo microscopico delle cellule. In altre parole, non esiste un mondo interiore distaccato da un mondo esteriore. E’ tutto connesso.
Le ultime installazioni le ho rivolte proprio a questa riflessione. L’arte evoca emozioni in noi e le nostre cellule rispondono a queste vibrazioni.

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#7 answer 
Siamo giunte quasi al termine dell’intervista, in redazione siamo tutti appassionati di musica, ed è uno dei linguaggi artistici che privilegiamo, ti va di dirci tre tracce a cui sei particolarmente legata. Grazie.
Molte musiche ci accompagnano nell’arco della nostra vita. Comincia con la voce dei nostri genitori, con ritmi e sonorità che ci hanno accompagnato o formato, con suoni che ci guidano attraverso diversi momenti o fasi della nostra esistenza. Sono nata con la musica.
Se devo proprio citarne tre….Schubert, Streichquartett Nr. 14, d-moll; Arvo Part, Frates; Pergolesi, Stabat Mater….ma potrei andare avanti con i canti gregoriani, canti buddhisti, ToshiTsuchitori, Jomonko…..mi fermo qui!

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