Un'immersione sensoriale tra mito e caducità
Nella suggestiva cornice del nuovo centro per l’arte e la cultura di Bergamo, Gres Art, dal 14 settembre 2024 fino a febbraio 2025 si apre una mostra che promette di toccare le corde più profonde dell’animo umano. La grandezza, la solitudine, il mito e la caducità dell'essere umano sono i temi centrali di questo percorso espositivo che porta la firma inconfondibile di Marina Abramović, una delle artiste più influenti e provocatorie del nostro tempo.
Il viaggio inizia con l'installazione cinematografica Seven Deaths, un’opera potente e toccante dedicata alla leggendaria soprano Maria Callas. In questa installazione, Abramović intreccia il suo mondo interiore con quello della Divina, creando un dialogo tra arte visiva e sonora che lascia senza fiato. Sette morti premature vengono rappresentate sullo schermo, ciascuna accompagnata da uno dei celebri assoli di Callas, trasformando l’esperienza in un rituale quasi mistico. La fascinazione di Abramović per l'opera e per Maria Callas, nata durante l'adolescenza a Belgrado, trova qui una delle sue espressioni più mature e profonde.