Nuova vita a una dimora storica dell’Alto Adige: il Lasserhaus Art Hotel
Nuova vita a una dimora storica dell’Alto Adige: il Lasserhaus Art Hotel

Nuova vita a una dimora storica dell’Alto Adige: il Lasserhaus Art Hotel

A Bressanone, un palazzo aristocratico del ‘400 diventa il Lasserhaus Art Hotel grazie all’attento restauro e progetto di interior di cui è stato oggetto che ne ha ridisegnato ambienti, arredi e funzioni in un gioco equilibrato di contrasti con opere d’arte e ricordi

La Lasserhaus diventa Art Hotel 4 stelle superior

Di proprietà della famiglia Faller da oltre 40 anni, l’edificio del XV secolo viene trasformata dallo studio Vudafieri-Saverino Partners con un progetto che trova il giusto punto di equilibrio tra il rispetto delle preesistenze storiche e le necessità del vivere contemporaneo. La ristrutturazione della casa ne reinventa l’uso trasformando i primi due piani in un Art Hotel 4 stelle superior e gli ultimi due in residenza per la famiglia. L’hotel si compone di tre suite, sei camere matrimoniali e una singola, per un totale di 10 camere immerse in un’atmosfera sofisticata arricchita dalla collezione d’arte dei Fuller

Nuova vita a una dimora storica dell’Alto Adige: il Lasserhaus Art Hotel

Un nuovo punto di interesse artistico e di accoglienza della città

Nel nuovo Lasserhaus Art Hotel convivono gli elementi originali della residenza, completamente vincolata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, insieme a pezzi del design contemporaneo riflettendo il carattere della città vescovile di Bressanone capace di fondere la sua atmosfera medievale con proposte culturali d’avanguardia. Gli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri, entusiasti della sfida insita in questo progetto, applicano il loro approccio da sempre attento al genius loci trasformando la Lasserhaus in un nuovo punto di interesse artistico e di accoglienza della città

Nuova vita a una dimora storica dell’Alto Adige: il Lasserhaus Art Hotel

Gli interni dell’hotel tra pezzi d’arte contemporanea

Impreziosita da opere e pezzi d’arte di famiglia la lobby e reception accolgono gli ospiti al piano terra per condurli alle prime quattro camere e a un salottino con angolo biblioteca. Si accede anche alla cantina con saletta degustazione dove Peter Kogler, uno dei pionieri della digital art, con pattern psichedelici crea insolite profondità spaziali. Nel mezzanino della scala interna con opera di Alexander Wierer sulla transitorietà del presente,  si trova la SPA con idromassaggio e sauna. Al primo piano sono sistemate le altre camere e la sala colazione. Qui fanno bella mostra di sè uno chandelier dal grande impatto e l’opera “Expect the best” della visual artist Petra Polli

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Cromie di boschi e montagna. Palette colori e arredo

La palette scelta sulla base di un accurato studio del colore si ispira alle cromie di boschi autunnali e della montagna che vanno dal verde del laminato lucido al marrone rosso del larice spazzolato al bruno, caldo e scuro del larice bruciato. Il tutto si abbina ai velluti e agli inserti di ottone. Altre installazioni artistiche si trovano nelle camere come “Barre a muro” di Ingrid Hora che incoraggia alle nuove prospettive e al libero sfogo delle idee e “Pensieri e pianeti” di Ester Stocker con le sue dieci sculture che sembrano galleggiare sulla volta del soffitto. L’arredo è principalmente disegnato su misura dagli architetti, mentre alcuni pezzi sono recuperati e restaurati come le sedie tirolesi

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