L'architetto Irit Axelrod converte un ampio e asimmetrico appartamento di 200 mq, come definito dal progettista “un guscio pieno di luce”, in un loft moderno che espone la struttura originale: il soffitto di cemento grezzo, un pesante pilastro strutturale, l’impianto elettrico e i condotti della ventilazione sono tutti a vista. Il progetto per il loft a Tel Aviv è la creazione di una casa su misura per lo stile di vita del proprietario nonche la vetrina perfetta per le sue collezioni di libri e di arte
Casa-vetrina d’arte nella ex Clinica Zamenhof a Tel Aviv: un loft in stile Bauhaus
Un loft in stile Bauhaus situato nell'iconico edificio della Clinica Zamenhof a Tel Aviv, la cui forma è stata conservata nella trasformazione dell'edificio del XXI secolo in lussuoso complesso residenziale
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Sfidato da uno spazio dagli angoli astrusi in un edificio non ortogonale, Axelrod ha scelto di "sovrascrivere" gli angoli, considerandolo un unico ambiente invaso da un volume patinato nero autoportante. Il solido sembra galleggiare nello spazio discostandosi da tutti muri perimetrali del loft; uno dei suoi lunghi lati fornisce uno sfondo alla zona living, dove fa da scenografia per le opere d’arte, mentre nasconde al suo interno la tutti i servizi all’abitare: gli eleganti bagni, per gli ospiti e per il padrone di casa, la lavanderia e un ripostiglio
La spaziosa camera da letto principale e la camera degli ospiti, situate nello spazio aperto oltre il contenitore nero, sono separate da un guardaroba custom-made sopra il quale una parete di vetro si estende fino al soffitto per garantire una privacy totale e allo stesso tempo mantenere la fluidità dello spazio. Le porte a tutt’altezza che all’occorenza separano le camere dalla zona giorno sono scorrevoli a scomparsa nel volume nero. Nascosto nel quarto lato del blocco patinato, un’opera d’arte in sè, c'è un angolo scrivania incassato illuminato naturalmente dalla luce che entra dalle grandi vetrate sulla terrazza
La ripetizione quasi ininterrotta ed equidistante delle finestre sulle pareti perimetrali del loft, eredità della funzione di clinica medica con cui è stato concepito l’edificio, rappresentano la seconda sfida del progetto: Axelrod concepisce un semplice sistema di scaffalature nere che interagisce scultoreamente con l'uniformità delle finestre, fungendo da espositore per libri e opere d'arte.
Il gioco dei materiali e delle finiture nero, bianco e grigio è addolcito dai pavimenti in rovere marrone, il cui design a spina di pesce riecheggia e sfida gli angoli ortogonali del loft e ammorbidisce l’atmosfera del loft. Al contrario, le isole della cucina in acciaio inossidabile e gli armadi in alluminio, giocano sottolineando l'aspetto industriale
L'illuminazione è un elemento chiave del design per questo loft, le luci sono studiate per seguire e sottolineare l'architettura e il layout, aggiungendo ombre e giochi di chiaro-scuri al calare della sera.
Le linee pulite, lo spazio aperto e la tavolozza limitata di colori rispecchiano la personalità del proprietario, dandogli uno spazio che è casa e galleria, protetta dal caos esterno del quartiere di Tel Aviv in cui sorge l’edificio. Un quartiere rumoroso, affollato e piuttosto stanco della città in cui la rigenerazione urbana sta avanzando, un edificio alla volta
Gallery
Foto credits
Immagine di copertina, immagini articolo e gallery: Amit Geron
Disegni: Axelrod Architects