L'idea di residenza mobile nasce già in un precedente progetto dello stesso studio, che voleva progettare architetture sostenibili e flessibili che potessero essere raggruppate alla periferia di città e villaggi
Design di una cabina mobile. Materiali sostenibili, flessibilità ed autosufficienza
Lo studio belga dmvA architecten progetta il design di “Cabin Y”, una residenza mobile sostenibile, economica e autosufficiente, costituita da legno di pino oliato bianco negli interni e da legno di larice bruciato nel rivestimento esterno
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Cabin Y è composto da un volume che occupa 6 metri in lunghezza e 2,4 in larghezza, per un'altezza di 3,4 metri, risultando quindi facilmente trasportabile. Il principio di costruzione consiste in dieci portici in legno collegati tra loro tramite cavi di tensione in acciaio inossidabile a forma di X
Tra i pannelli sandwich vi è un isolamento termico con fibre di canapa. Il rivestimento esterno è in legno di larice bruciato, essendola combustione del legno un modo naturale per rendere il legno sostenibile senza l'uso di prodotti chimici, mentre per l'interno è riservato l'uso di pino oliato bianco
La cabina è dotata di servizi igienici, doccia e posti letto duplex. Grazie ai pannelli solari fotovoltaici che si trovano sul tetto, l'unità abitativa è fornita di continua energia rinnovabile. La facciata frontale è completamente in vetro, con un telaio in acciaio a battente
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Foto: Bart Gosselin