Disegnato con il supporto degli architetti committenti di Silversquare, ma con la massima apertura alle idee dei designers, il progetto di interior per il Coworking Silversquare sono due risposte simboliche alle questioni ambientali contemporanee: una attraverso l’utopia l’altra attraverso la distopia
La risposta utopica è disegnata dalla designer olandese Lilian van Daal, nota per il suo lavoro sul “biomimetico”: gli intricati disegni della natura forniscono le idee per progetti di interior design più intelligenti e sostenibili. In questo progetto Lilian utilizza forme naturali per creare soluzioni sostenibili e senso di connessione con l’ambiente e, di conseguenza, promuovendo il benessere e riducendo lo stress
Per rispondere alla sfida dell’inquinamento acustico che caratterizza gli spazi coworking, la designer crea delle cabine telefoniche concettualizzate, interamente costituite da un materiale unico, poroso e dalla giusta forma per assorbire il suono. Le “alcove” sono invece create come nicchie per piccoli incontri nell’open space: sono stampate in 3d, imitando dei nidi di fango a strati, e offrono privacy e massimizzazione dello spazio di lavoro
Le scrivanie presentano invece una speciale struttura con giunti stampati in 3d che consentono un facile montaggio e sostituzione dei pezzi quando dovessero rompersi. Altre creazioni di van Daal sono ancora il tavolo per le riunioni, con le gambe che imitano i termitai, in sabbia stampata in 3d e, infine le lampade ispirate alle conchiglie realizzate con la tecnica FDM e plastica PET riciclata
Lo scultore e scenografo belga Théo Demans, appassionato di ecologia e circolarità delle risorse, con il suo background di teatro e cinema set design, si occupa della parte di progetto che risponde in maniera distopica alle sfide contemporanee. Vuole però mantenere il focus sugli aspetti positivi e si ispira a progetti visionari come le navi spaziali e al riciclo delle risorse disponibili
