Nel 2012, inizia l’ambizioso progetto per la realizzazione del John J. Bowen Center for Science and Innovation, con l’acquisto di un terreno liberatosi a causa del trasferimento dell’I-195 nel centro di Providence. Il nuovo edificio è stato pensato per avere la funzione di faro catalizzatore ai margini del campus e per sostenere, con una serie di attività visibili dalla strada, l’evoluzione della rete viaria stessa
John J. Bowen Center. Uno spazio flessibile che apre l’esperienza degli studenti alla città
Flessibilità e apertura verso l’esterno, questi sono stati i due cardini che hanno guidato la progettazione dell’edificio. Nasce così un’architettura aperta e moderna che alterna grandi vetrate a tamponamenti in lastre di fibrocemento.
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L’edificio viene vissuto quindi come se si volesse aprire all’esterno e fa questo grazie alla presenza di un caffè, un ampio cortile, una hall per eventi e attività di apprendimento visibili dalla strada. Punto focale del progetto è stata proprio l’idea di rendere visibile, agli abitanti del quartiere e ai visitatori, il lavoro e lo studio che gli studenti affrontano giornalmente. A questo scopo nasce l’idea delle grandi finestre da pavimento a soffitto e della galleria a livello della strada
La maggiore visibilità offerta dalle partizioni in vetro tra corridoi e spazi didattici promuove un ambiente interattivo e collaborativo, i passanti possono vedere gli innovativi laboratori al primo piano e negli spazi espositivi e gli studenti hanno vista aperta sul campus e sul quartiere
Un ulteriore principio guida del progetto era quello di fornire interazione e flessibilità per favorire una sana integrazione delle diverse discipline di apprendimento: scienza, tecnologia, arti visive, ingegneria e informatica. Per questo motivo l’edificio dispone di spazi flessibili e adattabili che soddisfano le mutevoli esigenze degli studenti
Gli architetti sono stati chiamati quindi alla grande sfida di progettare un edificio accademico interdisciplinare con la massima flessibilità e versatilità, per fare questo sono state progettate con grande attenzione le sale studenti e gli spazi comuni che sono stati localizzate vicino agli uffici dei professori per incoraggiare l'interazione docente/ studente e migliorare l’esperienza “out-of-class”
Alle grandi vetrate si alterna una parte di edificio opaca rivestita con lastre di fibrocemento. Il pannello utilizzato è EQUITONE [tectiva] ed è un pannello colorato in massa e trattato con idrofobizzante sul fronte e sul retro per impedire l’ingresso dell’umidità nel cuore dell’elemento
Questo pannello non è trattato con nessun tipo di verniciatura ed è unico per la sua capacità di rivelare l’intima struttura grezza del fibrocemento grazie anche alla texture della superficie che è caratterizzata da sottili linee di levigatura e piccole macchie bianche. I progettisti hanno optato per un mix di due colori: il beige e il color naturale che danno un aspetto molto elegante ed armonico all’edificio