Ristorante KANTO tra strutture tubolari, marmo, ottone e velluti
Ristorante KANTO tra strutture tubolari, marmo, ottone e velluti

Ristorante KANTO tra strutture tubolari, marmo, ottone e velluti

Il ristorante KANTO a Lecco, il secondo che si affaccia sul Lago di Como, ne rivoluziona il mood tra spazi riservati e materiali raffinati, in un connubio che offre ai clienti ambienti più luminosi e un’esperienza spaziale da ricordare


 

Interior design con un’immagine diversa

Fabio Gianoli, autore di numerosi progetti di interior design, insieme alla committenza decide di dare al ristorante KANTO a Lecco un’immagine diversa dal primo. Partendo dalla stessa struttura tubolare nera, aggiunge elementi più luminosi e dettagli in materiali pregiati come marmi e velluti color pastello

Ristorante KANTO tra strutture tubolari, marmo, ottone e velluti

Le tre sale del KANTO. Atmosfere e colori

Tre sale compongono il KANTO di Lecco. La prima offre spazi riservati nascosti dietro ai separè creati dai tubolari e materiale traslucido di tamponamento; gli imbottiti creano un’atmosfera delicata con i velluti grigi delle poltroncine e il rosa antico delle panche che si abbinano al marmo grigio dei tavoli. La seconda è uno “spazio blu”: velluto blu per gli imbottiti e tavoli con piano in vetro lucido blu

Ristorante KANTO tra strutture tubolari, marmo, ottone e velluti

Giochi di marmo e specchi per gli ambienti accessori

Il vano scala, a cui si accede dalla sala blu, è completamente rivestito in finitura ottone e conduce alla terza sala. Qui trovano posto il bar e il banco di preparazione del sushi. Anche gli ambienti di servizio vengono fortemente caratterizzati dai materiali di finitura. Il corridoio che porta ai bagni per i clienti è un gioco di marmo venato e specchi. Una fontana immersa nel verde è l’originale lavamani, una carta da parati jungle in bianco e nero nasconde i servizi veri e propri

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