#1 answers
Buongiorno Pietro, qual è stata la tua esperienza al Salone del Mobile e cosa ne pensi di questo evento così importante per il design?
"Oggi le proposte sono molto simili agli anni scorsi, con poche differenze che si
articolano più nella tecnologia processuale che nella ricerca di estetica e funzionalità. Quello che
ho percepito in questa edizione ma che è ormai un sentiment diffuso, è il cambio di passo che
alcune realtà come quella cinese hanno avuto rispetto alla nostra. Gli asiatici si stanno imponendo
sempre di più come interessanti e sperimentatori di nuovi approcci estetici e funzionali
trasformandosi a pieno titolo da “copiatori” ad autori, carichi di nuove proposte che abbracciano
l’artigianalità, le nuove tecnologie e capaci di forme estetiche che non possono non catturare
l’attenzione del visitatore. I nostri giovani e meno giovani designer sono visibilmente intrappolati nel mainstream ecosostenibile a tutti i costi tanto da proporre ampolle con sedimenti di muro grattato, oppure idee di sistemi patetici e non commerciabili per il riciclo fine a se stesso che si autocelebra disconnesso dalla realtà del mercato e dell’ecologia stessa. Insomma mentre il mondo sperimenta a 360 gradi, noi giochiamo con il “rusco”. Un po’ avvilente e soprattutto tanta noia."